lettere a gazzoedintorni
Carissimi Visitatori... in questa pagina troverete alcune mail che ci avete spedito.
Leggetele, troverete alcune cose interessanti riguardanti naturalmente il nostro territorio!  
Data Data2
1
28/03/2018 - Team gazzoedintorni - Gazzo
Per qualsiasi dubbio, consiglio, critica, o semplicemente per un saluto, Vi invitiamo a scriverci tramite mail gazzoedintorni@gmail.com
2
23/12/2016 - Gemma - Carturo
Grazieeeee degli auguri.
Ricambio auguri di buon Natale e di un 2017 di pace amore e fraternità.
Buon lavoro e complimenti.
Continuate cosi.
Siete er mejo.
3
20/12/2014 - Anna - Quinto Vicentino
Ciao ho aperto il calendario dell'avvento è un lavoro meraviglioso per me che faccio catechismo ho trovato spunti veramente interessanti complimenti.
Anna Gasparetto
4
08/10/2014 - Leonida Grazioli - Venezia
Lo sapevate?
Il primo Grazioli a insediarsi nella Comunità di Gazzo fu Alessandro Grazioli (1.III.1859 13.III.1945).
Giungeva da San Pietro in Gù (1885), ma i suoi antenati provenivano da molto più lontano, dal Trentino, dalla splendida Val di Pejo tra i monti del Gruppo Ortles Cevedale, dove oggi insiste il Parco Nazionale dello Stelvio.
Là, in località  Strombiano, c'è ancora la loro casa, una semplice, ma straordinaria casa contadina rimasta intatta nei secoli.
Ne hanno fatto un ecomuseo. Andatelo a vedere: è interessante.
Per saperne di più, un sito internet trai tanti: Apri
Cordiali saluti
Leonida Grazioli
5
15/09/2014 - Gabriella Cricini - Gazzo
Riferita alla foto nr. 62 sezione Ambiente, pagina Foto della settimana, by Don Jackye.

Ho risentito una vecchia canzone di Fabrizio de Andr (1968) e mi ha fatto riflettere sull'eterna ''giovinezza'' della guerra: passiamo dal moschetto al drone ma le miserie, la paura, l'orrore sono sempre gli stessi.
''Sparagli Piero, sparagli ora
e dopo un colpo sparagli ancora
fino a che tu non lo vedrai esangue
cadere in terra a coprire il suo sangue

e se gli sparo in fronte o nel cuore
soltanto il tempo avr per morire
ma il tempo a me rester per vedere
vedere gli occhi di un uomo che muore...''
6
07/05/2014 - Alfredo Borra - Gavardo Brescia
Spett. associazione gazzoedintorni,
come avrete letto dalla mia mail di risposta, che Vi ho inviato per conoscenza, sono stato gentilmente contattato dal Sig. Leonida Grazioli e mi ha fornito le notizie che cercavo.
Qualora Vi servisse per scopi culturali concedo l'uso della foto allegata.
Ringraziandovi infinitamente per il prezioso aiuto e il tempo dedicatomi, porgo i più cordiali saluti, Alfredo Borra.
7
06/05/2014 - Alfredo Borra - Gavardo Brescia
Gentilissimo Sig. Leonida,
La ringrazio per la squisita cortesia che mi ha riservato e mi ha permesso di risalire alle origini del ''glorioso'' torchio, tuttora funzionante, che per anni ha pressato le raspe d'uva per mio nonno, mio padre e per noi figli fino a una decina d'anni fà.
Era anche mio desiderio datare l'epoca della costruzione che, in base alle Sue preziose informazioni, dovrebbe essere situata nei primi decenni del novecento.
Nella seconda mail mi riferivo alla foto n° 52 sito gazzoedintorni sezione cultura pagina 6.
Appunto chiedevo se poteva essere il Sig. Alessandro il costruttore del torchio.
Ringraziando ancora per la gentilezza Lei e l'associazione gazzoedintorni allego una foto del torchio, e ne concedo l'uso, qualora servisse per scopi culturali.
Cordialissimi saluti Alfredo Borra.
8
05/05/2014 - Leonida Grazioli - Venezia
Preg. Sig. Alfredo,
ho letto con interesse le sue mail inviatemi da gazzoedintorni relative al torchio di sua propietà.
Quand’ero bambino, parlo degli anni ’40 e ’50 del secolo scorso, ricordo un torchio simile al suo a casa di mio nonno Leonida.
Allora lo usavano per spremere anche i semi di girasole per ricavarne l’olio.
Alessandro Grazioli (1859 – 1945) era mio bisnonno al quale succedette mio nonno Leonida (1886 – 1969) che ampliò e potenziò la ditta che allora costruiva e riparava varie tipologie di attrezzi e macchinari per l’agricoltura.
Solo una precisazione: nella sua seconda mail non ho capito una cosa; quando afferma ''se ritiene possa essere il Signor Alessandro Grazioli ritratto in questa foto il costruttore del torchio?'' si riferisce al torchio o ad Alessandro Grazioli, perchè se si tratta della seconda ipotesi non ho ricevuto immagini di mio bisnonno.
La saluto cordialmente
Leonida Grazioli
9
03/05/2014 - Team gazzoedintorni - Gazzo
Il team di gazzoedintorni ha spedito al sig. Leonida Grazioli copia delle mail.
10
03/05/2014 - Leonida Grazioli - Venezia
Vi ringrazio, a mezzo cellulare di mia moglie,per le notizie.
Risponderò in maniera più circostanziata quando sarò in grado di connettermi con Internet tramite il mio pc.
Cordiali saluti Leonida Grazioli.
11
28/04/2014 - Alfredo Borra - Gavardo Brescia
Gentile Signora, sto' tentando di ricostruire la ''storia'' di un torchio per uva che fin da bambino ho visto nella cantina della mia famiglia.
Sul basamento due targhette, uno recita: Brevetto N°234-227 Piacentini- Cittadella, l'altra: A. GRAZIOLI Gazzo Padova.
Chiedo gentilmente se ritiene possa essere il Signor Alessandro Grazioli ritratto in questa foto (sezione cultura, pagina famiglie foto nr 52),il costruttore del torchio?
Cordiali saluti e ringrazio per il disturbo, Alfredo Borra.
(Il mittente ha scambiato il nome di Leonida Grazioli intestatario della foto per una donna)
12
20/04/2014 - Alfredo Borra - Gavardo Brescia
Buongiorno,
mi chiamo Alfredo Borra e risiedo a Gavardo in provincia di Brescia.
Mi rivolgo alla Vostra associazione sperando mi possiate gentilmente aiutare a ricostruire un piccolo tassello di ''storia'' di un torchio per uva che esiste da tempo imprecisato, forse inizio secolo scorso, nella cantina della vecchia casa di famiglia.
Sul basamento del torchio sono fissate due targhette in ghisa, una con la seguente scritta: BREVETTO N°-234-227 PIACENTINI CITTADELLA, l'altra con la scritta: A. GRAZIOLI GAZZO PADOVA.
Dalle ricerche che ho eseguito in rete non risulterebbe esistere più nel Vostro comune la ditta A. Grazioli, gentilmente chiedo alla Vostra associazione se avete informazioni a tal proposito, oppure se mi potete indirizzare a chi ne abbia.
Allego una foto del torchio e Vi ringrazio per la cortesia.
Cordiali saluti Alfredo Borra.
13
19/04/2014 - Team gazzoedintorni - Gazzo
In seguito troverete uno scambio di mail dove ..... di Brescia chiede di un ''attrezzo'' di suo possesso che pensa sia proveniente dalle Officine Meccaniche Grazioli.
14
30/06/2013 - Nereo Gasparetto - Gazzo
Domenica scorsa ha detto messa a Gazzo un sacerdote missionario di Grantortino. L'ho aspettato fuori ....e gli ho fatto un muso così....no, scherzo, l'ho aspettato fuori e gli ho parlato del sito....mi ha detto: ''lo conosco, una sera ci sono entrato per caso, ho visto una foto di mio papà che non conoscevo...ho fatto gli occhi rossi....poi sapete era tardi e io vado meglio a parlare che a scrivere.....'' comunque gli ho lasciato un bigliettino....ah! è in Giappone e conosce bene Padre Emilio Baldin che è in Colombia...
15
21/10/2012 - Anna Maria Gasparetto - Quinto Vicentino
Ciao , ti mando un'infomazione sulla canonica di San Sebastiano, io in quel paesino sono 20 anni che ci vado a passare le mie ferie e ti posso assicurare che anche quest'anno c'erano gruppi che facevano il campo scuola provenivano da mestre e da un latro paese che non mi ricordo.
I ragazzi del paese hanno fatto li ilgrest ed essendo un piccolo paese l'ultimo giorno hanno coinvolto un pò tutti noi hanno fattoun lavoro così bello che in molti abbiamo asciugato qualche lacrima; sono molto uniti credimi.
Per fare tutto questo hanno usufruito proprio di quella casa e il cortile che tu pensavi abbandonato.
Ciao Anna Maria
16
16/10/2012 - Tibère Gheno - Venezia
Mail spedita dopo scambi di informazioni con il team di gazzoedintorni

...devo dirvi che il vostro sito è notevole e bene documentato, è proprio molto interessante.
L'ho guardato completamente, conto anche mostrarlo come esempio ha i miei amici della Valle del Brenta.
Non ho niente che puo interessare Gazzo ma gli spedo un articolo su l'origine dei Gheno, pubblicato nel'Eco del Brenta di San Nazario. I Gheno di Gazzo sono un ramo orfano che era a Padova, la prima persona conosciuta di questo ramo è un Antonio nato circa 1783 sposato circa 1815 con Angela Ferraretto, da loro nasce un figlio, altro Antonio nato in 1816 a Padova sposato con Margherita Franceschi, nonno dei fratelli Odoardo e Rodolfo ma anche di Francesco e Antonio, cugini dei due fratelli.
Gli spedo anche questo piccolo ramo, a lato c'è un altro ramo orfano probabilmente imparentati con quelli di Gazzo.
Se volete le schede di famiglie di quelli di Gazzo posso sempre darveli, tutte le date sono superiori a 100 anni.
Cordiali saluti,
17
16/10/2012 - Pablo Agostini - San Paolo Brasile
Estimados Amigos de la comuna de Gazzo,
Quería contactarme con ustedes para contarles que vivo en Buenos Aires, Argentina, pero tengo mis antepasados en vuestra comuna di Gazzo.
Mi bisabuelo nació allí y se llamaba Cesare Agostini, y nació el 16 de Marzo de 1864.
Espero algún día poder visitarlos,
Un gran abrazo!

Cari amici del comune di Gazzo,
Vi scrivo per dirvi che io vivo a Buenos Aires, in Argentina, ma ho i miei antenati nel comune di Gazzo.
Il mio bisnonno è nato ed è stato chiamato Cesare Agostini, ed è nato il 16 marzo 1864.
Spero che un giorno di poter visitare,
Un grande abbraccio!
18
13/10/2012 - Gemma Valente - Carturo
buon giorno !complimenti x questo bel lavoro mi piacerebbe vedere in questo sito il mio zio Padre Tarcisio Riondato grazie e arrivederci gemma
19
02/10/2012 - Moreno Zancanella - Gazzo
Ciao, complimenti per il sito, ho vissuto a gazzo fino al 1988, e visitandolo sono tornato indietro nel tempo continuate così.
20
02/07/2012 - Aldo Lo Monaco - Gazzo
Al team di Gazzo e dintorni,
complimenti, mi avete dato la possibilità di riconoscere nelle foto della ''naja'' Lino Battistin, Claudio Lunardi, e Giorgio Masiero, abbiamo fatto il militare a Bari insieme nell'anno 1971/1972.
Grazie se volete potete inoltrare il mio nominativo alle persone di cui vi ho fatto il nome.
Cordiali saluti..
21
21/04/2012 - Leonida Grazioli - Venezia
Al team di Gazzo e dintorni,
non crediate che mi sia dimenticato di voi, ma ho avuto un periodo che mi ha particolarmente assorbito in altre faccende.
Nel frattempo vi faccio i miei più vivi complimenti per il video apparso su You Tube.
Bravi! Sicuramente avrete successo perché credete in ciò che fate.
Complimenti ancora.
22
21/02/2012 - Livio Zoppelletto - Vicenza
Vi faccio i miei complimenti perchè rivedo il posto dove sono nato (Grantortino vicino alla trattoria da Bersi) e dove ho trascorso la mia spensierata gioventù. Bravi. Con simpatia e cordialità. Livio Zoppelletto Vicenza
23
10/02/2012 - Marino Rosso - Gazzo
Salve sono Marino Rosso e ho eseguito i lavori sul vecchio mulino di via verdi a Grantortino.
Ho visitato il vostro sito e penso vi faccia cosa gradita, se vi spedisco le foto di come era prima dei lavori.
Ho lavorato circa un anno e mi sono affezzionato al vostro paese e ci torno sempre, per la festa del riso e la sagra, oltre che venir a far visita agli amici a prendere il riso e il formaggio!
Un saluto e spero vi abbia fatto piacere il mio interesse,
ciao Marino.
24
01/02/2012 - Livio Zoppelletto - Gazzo
Nato nel 1952 a Grantortino e ivi residente fino al 1982 ringrazio tutti gli amici di Grantortino che hanno pubblicato le foto del mio paese natìo specialmente quelle della trattoria da Bersi dove vicino io ho risieduto.
Quanta nostalgia e quante emozioni.
Le foto dei nuovi parroci Don Giovanni Todescato Don Bruno Meneghini Don Danilo Marhetto mio coetaneo.
Un groppo alla gola. Che emozione.
Bravi e complimenti
25
04/01/2012 - Chiara Dalla Libera - Gazzo
Carissimi...era tanto che non entravo nel vostro sito... non capisco la gente se ne da a male quando si riconoscono nelle foto, bhoo!!!!!!!! io so solo che ringrazio Stefano Veranda perchè mi sono ritrovata in una foto che non ricordavo di aver fatto...... bella!!! oddio io brutta che mai, ma il ricordo e la foto bellissima. Continuate che siete grandi......... complimenti.... Chiara
26
04/08/2011 - Chiara Dalla Libera - Gazzo
Carissimi...era tanto che non entravo nel vostro sito... non capisco la gente se ne da a male quando si riconoscono nelle foto, bhoo!!!!!!!!
Io so solo che ringrazio Stefano Veranda perchè mi sono ritrovata in una foto che non ricordavo di aver fatto...... bella!!!
Oddio io brutta che mai, ma il ricordo e la foto bellissima.
Continuate che siete grandi......... complimenti....
27
02/08/2011 - Team gazzoedintorni - Gazzo
Al team di Gazzo,
conosco il problema e so che cosa significa essere in possesso di una fotografia, magari molto bella, senza nome, senza data e senza località.
Di queste ne ho tantissime, ma non le cestino mai perché c'è sempre tempo per farlo; prima o poi può accadere qualche cosa o arrivare qualcuno che ti risolve il problema e recuperare i dati anche di una sola fotografia è sempre un traguardo raggiunto.
Per quanto mi riguarda il vostro lavoro è più che encomiabile, soprattutto perché, oltre ad assorbire un impegno notevole, si basa su principi semplici e condivisibili, in particolare quando ''non scontetate le aspettative e l'entusiasmo'' di quanti collaborano con voi.
Eppoi c'è sempre l'informatica che vi consente in qualsiasi momento di cambiare, di aggiornare, di completare e via discorrendo.
Peccato che molte persone in grado e le sole deputate a farlo non abbiano ancora soddisfatto, per motivi che a me talvolta paiono incomprensibili, la curiosità che l'indice di una manina, accanto a molte immagini del sito, richiede con insistenza.
Credetemi ho molto apprezzato la vostra mail che mi convince sempre di più che il vostro sito non è soltanto un contentore di date, di dati e di immagini, ma qualche cosa di più: è la voce di una comunità che un po' alla volta, giorno dopo giorno, si racconta lasciando una traccia del proprio passato che sicuramente sarà utile alle generazioni future.
Vi ringrazio anche per le lusinghiere parole usate nei miei riguardi e che probabilmente non merito.
Auguri per il vostro impegno destinato a diventare sempre più arduo, ma per questo in grado di arrecarvi sempre maggiori soddisfazioni.
Dal canto mio ciò che posso fare lo faccio volentieri.
Cordiali saluti
28
02/08/2011 - Team gazzoedintorni - Gazzo
Gentile Leonida, voglia scusare innanzitutto questa tardiva risposta alla sua mail del 15/06, già questo le farà capire i tempi che ci occorrono ormai per poter sistemare qualche cosa all'interno del nostro sito.
Purtroppo quella delle date e delle ''schede tecniche'' che dovrebbero accompagnare ogni foto (e su questo siamo pienamente d' accordo con lei) si è rivelato un grosso problema nonchè causa di ritardi notevoli nella pubblicazione di molte delle foto già in nostro possesso.
Ci risulta davvero difficile ''cestinare'' foto bellissime alle quali manca solo una data ed è proprio quest'ultima lo scoglio principale, perchè anche chi ci fornisce la foto, pur conoscendo chi vi è ritratto, anche descrivendone la discendenza, il più delle volte si ferma davanti alla data!
Ora, lei capisce che noi del Team, pur non essendo giovanissimi (Denis a parte) per esempio, nemmeno sapevamo che a Gazzo ci fosse mai stata una famiglia ''Israeli''.
Le foto in questione, ci sono pervenute tramite una signora di Gazzo, la quale ha i genitori che abitano a Carmignano di fronte alle gemelle Israeli che, saputo dell'iniziativa ci hanno mandato quanto avevano....lei capisce che per avere qualche data a noi servirebbe a questo punto un investigatore privato a tempo pieno.
Per non scontentate le aspettative e l'entusiasmo di qualche nostro collaboratore ci conceda perciò (come nel caso Israeli) qualche ''libertà'', anche se poi il problema è tutto nostro perchè senza data abbiamo qualche difficoltà a collocare in modo corretto la foto fra le altre già presenti nel sito.
Detto questo, ci teniamo a farle sapere, che molto apprezzato da più persone è stato il testo dell' omelia al funerale del Dott. Giulio Bordignon che lei ci ha gentilmente fatto pervenire e ancora che chiedendo un po'in giro, siamo venuti a conoscenza che sotto i portici di Grazioli, assieme a Pio Zoppelletto che allora faceva solo l' ambulante di mercerie, lavorava si un'altro calzolaio (che non era Israeli) ma un certo Camillo Scapin, classe 1936/37 coniugato con Angelina Feltrin, trasferiti forse dalle parti di Busto Arsizio.
Continui a seguirci e a ...guidarci Signor Leonida noi abbiamo sicuramente bisogno di chi possiede memoria storica, esattamente di quella che lei, gentilmente, ci ha dimostrato di possedere!
29
08/07/2011 - Albino Grandesso - Rosà
L'effetto migliore di queste iniziative è quello di sviluppare il senso di comunità fra i compaesani che trovano in questi siti un modo diverso e moderno di relazionarsi tra di loro.
Complimenti.
30
13/06/2011 - Leonida Grazioli - Venezia
Mi piacerebbe avere una conferma su due termini dialettali che spesso mi sentivo dire a Gazzo quand’ero piccolo.
La prima: quando alla mattina chiedevo alla zia cos’era il rumore, proveniente dalla “tesa”, sentito durante la notte, ella mi rispondeva: “xe el martareo che rodoea (rotola) e nose (noci)”; credevo fosse il furetto, il quale, invece, si chiama “spuzolo”, mentre il “martorelo” è la faina, l’incubo dei pollai; l’ho saputo consultando il vocabolario del dialetto veneto inserito nel vostro sito.
La seconda: quando non volevano che andassi da solo dietro casa nel cortile confinante con il fiume Ceresone, mi dicevano di non farlo perché c’era la “sgora”, una specie di orco che si mangiava i bambini; nel citato vocabolario, questo termine non l’ho trovato, ma io ho sempre saputo che la sgora era un altro mustelide: la lontra, che a quei tempi, mi è stato detto, il Ceresone da qualche parte ospitava nelle sue limpide acque.
Parliamo degli anni ’40 del secolo scorso.
Se qualcuno ne sa qualche cosa di più, mi interessa avere qualche particolare in più.
Cordiali saluti
31
06/06/2011 - Santino Zocca - Carmignano di Brenta
Mi complimento con gli ideatori per la brillante idea di dare ancora "vita" virtuale a momenti ed eventi di vita, vissuta in quello che da giovane mi sembrava un posto (tagliato) fuori dal mondo ma che poi negli anni l'ho sempre più chiamato :"il centro del mondo".
Nell'osservare le vecchie foto che pubblicate mi avete procurato felicità e insieme nostalgia per i sentimenti, le amicizie, le vicende e gli anni trascorsi nel "centro del mondo".
Grazie.
32
03/06/2011 - Leonida Grazioli - Venezia
Spett. Team "Gazzo e dintorni."
Non mancherò e grazie per le lusinghiere parole.
Io sono da sempre molto legato al paese di Gazzo.
Vuoi perché da li provengono tre generazioni di coloro che mi hanno preceduto e dove risiedono alcuni cugini di primo grado sia da parte di mio padre che di mia madre, vuoi per i ricordi indelebili che hanno segnato la mia infanzia, la mia adolescenza e anche l'età più matura, vuoi per altri motivi che oggi fanno parte del mio bagaglio interiore, inviare una fotografia, un documento, ma soprattutto un pensiero, per me significa ricordare e onorare quanti hanno contribuito a fare di Gazzo un centro agricolo, e non solo quello, di eccellenza.

Vi auguro mille fortune, nella speranza che qualcun' altro, messe da parte "pigrizia e timidezza", quando vi invia qualche cosa scriva anche due righe, due sole righe.
Al sig. Antonio Zocca e a mio cugino Lino Ruzza un bravo per aver sciolto l'indovinello.
Cordiali saluti
33
02/06/2011 - Team gazzoedintorni - Gazzo
Gentile Leonida, in questi giorni si è svolta nel nostro paese la tradizionale "festa delle Rose".
Festa paesana che permette alla gente di incontrarsi.
Le dirò che tra gli affezionati del sito non sono mancate cordiali discussioni verbali su chi fosse il "personaggio misterioso" che lei, me lo conceda, ci ha magnificamente proposto quasi come un gioco!
Anche se pochi hanno risposto all' appello, vuoi per pigrizia, vuoi per timidezza, c' è stato chi aveva pure indovinato....uno fra tutti il sig. Antonio Zocca.
La invitiamo pertanto a continuare a seguirci con il calore che sta dimostrando al nostro sito rassicurandola che quanto lei gentilmente ci invia è sempre e comunque molto gradito da tutti noi.
34
28/05/2011 - Leonida Grazioli - Venezia
In particolare, alcune righe si riferiscono a Gazzo:
“I fatti di quella domenica 19 febbraio 1928, filtrati dal più classico punto di vista “governativo”, sono raccontati in un articolo del giornale “Vedetta fascista”, apparso mercoledì 22 febbraio ed intitolato “L’esito grandioso della Sagra di S. Valentino”: l’altro giorno ebbe luogo la Fiera di S. Valentino.
Non è esagerato l’aggettivo di grandiosa perché veramente enorme fu il concorso di popolo fin dal mattino alla Mostra-Fiera.
Frequentati ed ammirati gli stand specialmente della Ditta Cannonieri di Thiene, della Ditta Grazioli di Gazzo Padovano ed altre per le macchine agrarie e casearie esposte.
Nel pomeriggio poi alla tradizionale Sagra accorse una infinità di persone di ogni ceto, di ogni età, con ogni mezzo.
Come fu già pubblicato nel giorno del Santo (14 scorso) seguì con numerosissimo concorso la “festa religiosa”. Nessuno spettacolo o gioco si esercitò in detto giorno per il doveroso rispetto alle Funzioni religiose.
I raggiri per l’ostruzionismo della caratteristica ricorrenza non hanno raggiunto gli scopi reconditi o indiretti.
La giornata magnifica col suo sole festoso irradiava i vividi colori delle macchine esposte, le smaglianti reclames dei circhi, delle giostre, dei baracconi, le allegre maschere non attese e numerose e le eleganti toilettes del sesso femminile.”
In fondo allo stralcio una fotografia ritrae una specie di trattore fatto in casa e denominato “derivata carioca”, un termine che mio cugino Lino Ruzza conosce molto bene poiché alcuni esemplari di questa versatile macchina, usata principalmente per i lavori nei campi, sono stati concepiti e realizzati nell’Officina di nostro nonno.">Curiosando in internet Apri, tratte dal libro di Giordano Dellai intitolato "Pozzo, la Friola e la contrada degli Scaldaferro" del 2008, vi sono alcune pagine di storia locale molto suggestive e meritevoli di essere lette..
In particolare, alcune righe si riferiscono a Gazzo:
“I fatti di quella domenica 19 febbraio 1928, filtrati dal più classico punto di vista “governativo”, sono raccontati in un articolo del giornale “Vedetta fascista”, apparso mercoledì 22 febbraio ed intitolato “L’esito grandioso della Sagra di S. Valentino”: l’altro giorno ebbe luogo la Fiera di S. Valentino.
Non è esagerato l’aggettivo di grandiosa perché veramente enorme fu il concorso di popolo fin dal mattino alla Mostra-Fiera.
Frequentati ed ammirati gli stand specialmente della Ditta Cannonieri di Thiene, della Ditta Grazioli di Gazzo Padovano ed altre per le macchine agrarie e casearie esposte.
Nel pomeriggio poi alla tradizionale Sagra accorse una infinità di persone di ogni ceto, di ogni età, con ogni mezzo.
Come fu già pubblicato nel giorno del Santo (14 scorso) seguì con numerosissimo concorso la “festa religiosa”. Nessuno spettacolo o gioco si esercitò in detto giorno per il doveroso rispetto alle Funzioni religiose.
I raggiri per l’ostruzionismo della caratteristica ricorrenza non hanno raggiunto gli scopi reconditi o indiretti.
La giornata magnifica col suo sole festoso irradiava i vividi colori delle macchine esposte, le smaglianti reclames dei circhi, delle giostre, dei baracconi, le allegre maschere non attese e numerose e le eleganti toilettes del sesso femminile.”
In fondo allo stralcio una fotografia ritrae una specie di trattore fatto in casa e denominato “derivata carioca”, un termine che mio cugino Lino Ruzza conosce molto bene poiché alcuni esemplari di questa versatile macchina, usata principalmente per i lavori nei campi, sono stati concepiti e realizzati nell’Officina di nostro nonno.
35
25/05/2011 - Leonida Grazioli - Venezia
Sono le persone e gli avvenimenti che queste producono a fare la storia di una comunità, di una società, di un Paese.
Ritratto in alcune fotografie del vostro sito (macchinista del trenino, nella sezione cultura – feste, ricorrenze e sagre, e davanti ad una grande betoniera, in macchine e attrezzzi), il personaggio non c’è più da molti anni.
Lo rammento con affetto e simpatia, lo considero un amico d’altri tempi, è stata una persona semplice e genuina dalla quale ho imparato tante cose.
A mio avviso, egli merita di essere ricordato, sia pure con queste poche e striminzite righe..
Luigi Faresin, confidenzialmente chiamato Jjo.
Con il tornio era formidabile: un vero e proprio mago.
Quand’ero bambino stavo a lungo davanti al suo tornio nell’officina di nonno Leonida; io lo guardavo mentre, curvo sulla macchina utensile, realizzava, sicuro e attento, barre di tutte le dimensioni, grosse viti senza fine, ingranaggi di svariate misure e quanto gli veniva richiesto in un’officina dove si riparava di tutto e si costruiva anche.
Quando lui lavorava al tornio non si doveva parlargli ed io muto come un pesce seguivo affascinato il trucciolo di ferro che si attorcigliava e si allungava fumante dietro la lama che incideva il metallo da lavorare.
L’abilità e la precisione con cui Jjo realizzava i suoi pezzi era proverbiale e pari all’abilità e precisione con cui egli usava “lubrificare” il ferro, laddove veniva scalfito dalla lama, con un bel sputacchione tutto nero intriso del tabacco che masticava.
Si diceva che a casa avesse una grande e strana macchina sempre in movimento, fatta di un’infinità di ingranaggi, di bilanceri, di pesi e di contrappesi per realizzare il sogno del “moto perpetuo”, ma dopo un certo tempo la macchina si fermava, senza comunque che egli si desse per vinto.
Io ero troppo piccolo e non ricordo di aver mai visto questo stano oggeggio.
Alla Pila, dove Jjo abitava, invece, ricordo molto bene il suo allevamento del baco da seta.
Non c’era anno che io non mi portassi a Padova, dove abitualmente vivevo con i miei, qualche esemplare per allevarlo e seguirne affascinato il ciclo biologico che portava il bruco a diventare farfalla..
Credo siano stati Jio, con i suoi bachi, e mio nonno, con le sue api, a trasmettermi la passione per l’entomologia, disciplina che ancora oggi costituisce uno dei miei principali interessi.

Ecco uno dei tanti personaggi che hanno contribuito a fare la storia di Gazzo!
36
17/05/2011 - Leonida Grazioli - Venezia
L'idea di creare un sito web quale il vostro è senz'altro cosa meritevole e destinata al successo.
Voltarsi indietro qualche volta e attingere alle cose del passato ci permette di affrontare il presente e guardare al futuro con prospettive migliori.
Molte delle immagini inserite nel sito mi hanno ricordato gli anni più belli della mia infanzia e della mia giovinezza.
Quel bambino che scorazza con la "fuori serie" (foto n. 1 - sezione cultura, giocattoli, svaghi, ecc.) in Piazza IV Novembre é mio fratello Enrico.
Corre l'anno 1944, quando mi sembrava di toccare il cielo con un dito per aver ricevuto un simile regalo da nonno Leonida.
Vi ho inviato un'altra fotografia dove ci siamo tutti e due: gli ultimi Grazioli del mio ramo, intimamente legati al paese di Gazzo da ben quattro generazioni; poi sono nate tutte femmine.

Complimenti per l'iniziativa e buon lavoro.