Costumi, usanze, tradizioni.
Data pagina: 13/03/2012
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Pagina veramente curiosa, dove si possono vedere costumi ed usanze ahimè purtroppo abbandonate!
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4 novembre 19683 - Poesia agli sposi, Gazzo (Raffaello Fernanda e Migliorini Guido) Fernanda Raffaello
Una volta si "usava" che i bambini recitassero una poesia agli sposi, purtroppo usanza dimenticata o quasi.
Note
Ma lo sapete che di solito si faceva per interesse e non per rispetto agli sposi?
Poi gli Sposi "pagavano in confetti"!
Mi ricordo che quando i coscritti del paese festeggiavano con un pranzo alla mia trattoria io ero "costretto" a recitare una poesia: la recita delle poesie, per chi non lo sapesse, era la cosa più tragica che mi potesse capitare anche a scuola!
(Naturalmente questa cosa non l'ho mai confessata alla nonna, che, dopo aver preparato da mangiare da par suo, mi spingeva a recitare le poesie per cortesia verso gli intervenuti al pranzo). Antonio Brogliati
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Anno 191713 - Pellegrinaggio a Monte Berico, Todescato Lelia (classe 1874) con la madre Luisetto Rosa anno 1917 Fiorello Cherobin
Todescato Lelia (classe 1874) con la madre Luisetto Rosa anno 1917 foto ricordo del tradizionale pellegrinaggio a Monte Berico per chiedere alla Madonna protezione per la settima gravidanza. Fiorello Cherobin
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....e finalmente una foto di un carro di coscritti (peccato sia in bianco e nero perchè il tricolore dei loro fazzoletti e dei berrettini era un vero colpo d'occhio.
Il carro era tutto rigorosamente addobbato con ''canevere'' o meglio canne di bambù, prese ''in prestito'' la notte prima da qualche parte, e un gran baccano preannunciava il suo passaggio.
Noi, ragazzini correvamo in strada perchè come gli sposi, a quel tempo, anche i coscritti lanciavano confetti.
Confetti che finivano ai bordi della strada o nel fosso e noi, a cercarli fra le ortiche.
Si restava poi a guardare quel carrozzone che si allontanava con tamburi di latta e musica, mentre qualcuno dei grandi ricordo diceva:'' adeso i canta e i baea, fra on ano ...i cria''.
Nereo Gasparetto - Gazzo