2a Guerra Mondiale
Data pagina: 12/04/2011
Foto-documenti: 58
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Commenti: 1
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Ricordi nostalgici per alcuni,
per altri meno belli,
ma l'importante è per non dimenticare!
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28/04/19455 - Cippo Grossa (memoria Bruno Pieretti) Nereo Gasparetto
Tutto ciò che rimane oggi del cippo eretto in memoria di BRUNO PIERETTI sul posto dove i tedeschi abbandonarono il suo corpo senza vita durante la ritirata il 28 Aprile 1945.
Per altri dettagli sulla vicenda vi rimandiamo al libro sulla storia di Gazzo a cura del Comune, (pag.152). Nereo Gasparetto
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Anno 1943-194423 - Tessera Brigata ''Aldo Segato'' Leonida Grazioli
Quando le donne avevano un ruolo importante nella lotta partigiana: è il documento di una staffetta di Gazzo appartenente alla Brigata ''Aldo Segato'', una formazione partigiana di Camisano Vicentino che prendeva il nome da un compagno caduto in battaglia. Leonida Grazioli
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Anni 1941/4538 - Gruppo di Artieri del Genio qui faceva parte Cecchetto Antonio Giuseppe Cecchetto
Il gruppo di Artieri del Genio qui faceva parte mio padre, si esercitavano a costruire i ponti di emergenza in caso di bombardamento di quelli esistenti.
Questi pezzi di ponte venivano posti sopra delle zattere e uniti tra di loro per permettere alla truppa di attraversare i fiumi anche con i mezzi motorizzati. Giuseppe Cecchetto
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Primavera 194011 - Piazza IV Novembre, festeggiamenti entrata guerra Leonida Grazioli
Sbaglio o siamo in Piazza IV novembre?
Il clima è quello di quando il fascio era per molti italiani un simbolo patriottico.
Questa foto lo attesta: il grande elmetto, i balilla, le camicie nere, semplici cittadini, la bandiera nazionale sono lì a festeggiare, in una giornata primaverile del 1940, il 25° anniversario dell'entrata in guerra dell'Italia. Leonida Grazioli
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1973 - Era una mattina di tarda estate, andavo in bicicletta alla posta quando, girando l'angolo per poco non piombai addosso ad un gruppetto di uomini fermi sul ciglio della strada.
Tutti in giacca e cravatta, alcuni con una bustina militare in testa, altri con un fazzoletto rosso e blu al collo: reduci!
Lo ammetto, incuriosito mi sono fermato ad ascoltare; Già, perchè uno di loro parlava con voce un po' alta a nome di tutti :''....e ci diceva, state tranquilli che vi porto a casa tutti quanti, mentre proprio lui il nostro colonnello.....'' la voce rotta per l'emozione, coperta dal rumore di un camion di passaggio non mi arrivava più, ma vedevo spuntare fazzoletti da naso e vedevo occhi rossi tra quegli uomini...con la bustina in testa.
L'unica donna del gruppo mi venne allora vicino: ''è bello che qualcuno si interessi alla storia di mio padre, questi erano i suoi soldati, tornano quì ogni anno e ricordano quei giorni, quando erano giovani ...come te.''
Capisco allora quel gesto e provo un senso di disagio, quasi di vergogna per il mondo attorno che non si ferma un'istante, che non si accorge di questi uomini costretti a spostarsi, a stare stretti per non venire travolti da un traffico ..rombante, distratto, irriverente nei confronti di un gesto così ..dolce, tenero,commovente.
Il Tenente Colonnello Mario Zanotto è morto in Albania a guerra ormai finita (per l'Italia) pugnalato alla sua scrivania.
Sulla sua casa, in via Trento e Trieste a Gazzo, troverete una lapide e qualche volta appesa vi è anche una coroncina d'alloro.
Adesso sapete chi può averla deposta.
Nereo Gasparetto - Gazzo